Hachim Mastour: da fenomeno a meteora

Hachim Mastour: da fenomeno a meteora

Prima di cominciare, vi dico subito che l’agente del calciatore di cui vi parlerò nelle prossime righe è Mino Raiola...a buon intenditor, poche parole

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3 anni di Giada
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Prima di cominciare, vi dico subito che l’agente del calciatore di cui vi parlerò nelle prossime righe è Mino Raiola…a buon intenditor, poche parole! Il potenziale fenomeno in questione è Hachim Mastour, classe ’98, nato a Reggio Emilia ma di nazionalità marocchina, alto 1 metro e 75 centimetri, destro, trequartista o, all’occorrenza, esterno alto in un modulo di gioco come il 4-3-3.

 

Quando gli osservatori e i dirigenti milanisti lo vedono per la prima volta giocare nelle giovanili della Reggiana (nel 2012, a 14 anni) probabilmente pensano qualcosa come “abbiamo trovato il nuovo Messi”.

 

Ottimo controllo di palla, capacità di creare facilmente superiorità numerica grazie alla sua grande abilità nel dribbling, e una tecnica individuale da far invidia a molti giocatori di serie A.

Le premesse per questo giocatore sono ottime, si comincia a vociferare di un nuovo fenomeno in casa Milan, trapelano i primi video delle partite nelle giovanili rossonere e non si può fare a meno di affermare che “questo con il pallone fa quello che vuole”. Eppure, dopo la promozione in prima squadra rossonera nella stagione 2014/2015, con cui non esordirà mai in campionato, comincia il suo viaggio in prestito, prima al Malaga e l’anno dopo al PEC Zwolle in Olanda fino ad arrivare al 30 giugno 2017 dove finalmente si aggrega al Milan… per un solo giorno, perché  il 1 luglio 2017 Fassone e Mirabelli gli danno il ben servito e decidono di svincolare il giocatore marocchino.

Cosa non ha funzionato? Perché il Milan lo ha lasciato andare così facilmente? L’ipotesi che mi piace meno, e che penso sia anche quella meno vicina alla realtà, è che la società rossonera dopo gli screzi con Raiola nel caso Donnarumma non voglia più aver a che fare con i giocatori gestiti dal  “pizzaiolo”. Molto più probabilmente, invece, gli osservatori del Milan hanno visto in lui poco spirito di sacrificio per la squadra, scarsa visione di gioco, scarso movimento senza palla, una non eccelsa lettura delle varie situazioni di gioco e, aggiungiamo, anche una pressoché nulla capacità d’inserimento.

Nel  calcio che, diviene col passare del tempo sempre più totale, dove i giocatori devono riuscire a fare bene entrambi le fasi di gioco e a ricoprire sempre più ruoli (un esempio su tutti Alaba del Bayern Monaco) un posto per Hachim sembra impossibile da trovare.

Probabilmente il clamore mediatico creatosi con il trasferimento al Milan non ha giovato al ragazzo, che sembra aver perso il treno per il grande calcio.

 

Se così fosse, Hachim Mastour entrerebbe di diritto nella lista dei ‘talenti sprecati’.

Vista la sua giovane età, potrebbe comunque ancora avere un po’ di margine per rientrare in carreggiata e puntare di nuovo al calcio che conta. Chi vivrà, vedrà.

 

 

 

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