21esima giornata ricca di incroci pericolosi, il Milan è coinvolto a San Siro, a fargli compagnia, il Napoli del grande ex Carlo Ancelotti.
Le formazioni
Il Milan scende in campo con il solito 433, Donnarumma, Calabria che viene preferito ancora una volta a Conti, Musacchio e Romagnoli la coppia centrale obbligata e Rodriguez che come ogni domenica risulta la scelta meno dolorosa sulla fascia sinistra.
A centrocampo i Blues Brothers cercano di affinare l’intesa provando magari ad allargare il gruppo con il neo arrivato Paquetà, sempre più padrone del posto da titolare.
In attacco si va ancora sull’usato garantito Cutrone, lasciando in panchina la 44 magnum dell’ispettore Piatek. A Suso e Calhanoglu ancora una volta il compito di inventare.
Carletto invece, sembra stia schierando la squadra alla playstation, tutti attaccanti, senza badare al sottile. Milik, Insigne, Callejon e Mertens insieme contemporaneamente.
La cronaca
Partita senza pause inizialmente, un botta e risposta tra le due squadre che pur con tanta confusione si rispondono colpo su colpo. Il Milan spinge sulla destra (perché sulla sinistra Rodriguez non supera la metà campo da almeno 30 partite) con Calabria, che però più che pennellare cross, sembra sparare cannonate che per poco non decapitano Cutrone.
Calhanoglu e Kessie si fanno coinvolgere molto nel gioco ma danno il via alla sagra dell’errore con passaggi sbagliati in quantità industriali.
Dal canto suo il Napoli si affida a Malcuit che attiva la modalità trattore e asfalta qualsiasi cosa capiti nei suoi dintorni. L’unica cosa non gradita è la sua pettinatura, stiamo ancora cercando di capire se sia voluta, o se il parrucchiere avesse finito la tinta.
Nessuna delle 2 squadre, nonostante il buon ritmo crea molto e finisce sullo 0 a 0 il primo tempo.
Si riparte con gli stessi 22, il Milan sembra esser stato sottoposto ad una seduta di elettroshock negli spogliatoi, esce infatti galvanizzato e imbastisce un assedio nei primi 10′ che mette in difficoltà il Napoli.
La sfortuna però è che le palle più ghiotte finiscano sui piedi di Kessie che sembra un facchino con le valige a spalla da tanto che appare appesantito e sul piede destro di Suso, che stasera probabilmente sembra essere stato lasciato a casa, perché proprio il cardellino non ne vuole sapere di usarlo.
Dal 65′ in poi inizia Rocky IV, nuovamente. Ivan Drago Zielinski, dopo Napoli – Milan e Italia – Polonia, vuole chiudere sul 3 a 0 il conto con Gigio, che però oggi la vince ai punti.
Entrano Borini e Piatek nel Milan ma non riescono a creare grosse occasioni, Borini d’altronde non può ogni volta dimostrare il suo immenso talento, altrimenti verrebbe squalificato per eccesso di classe.
Nel finale, un po’ sorpreso dal punto che stava maturando, Gattuso inserisce anche Laxalt, per provare a perderne un’altra con onore. Stavolta però, finisce 0 a 0, con un buon Milan che ottiene un punto meritato, grazie a una buona prestazione.
TOP & FLOP
Top:
Calabria: Oggi Marcelo si è tagliato i capelli e si è sparso la cipria sul corpo.#HalaDavid
Romagnoli: indossa il guanto di Thanos e respinge tutto quello che gli si avvicina.#ErCapithanos
Bakayoko : i castori si preoccupano perché una diga così non l’avevano mai vista.#PapàCastoro
Malcuit: ottima spinta e buona copertura, ancor di più la capigliatura da fungo di supermario. #Lezzegoooo
Flop:
Kessie: dove è finito il vero kessie? Dopo “torna a casa lessie” si dovrebbe passare al “torna a casa kessie”.#PasseggiatoreDellaDomenica
Rodriguez: più gobbo di lui solo uno Juventino, deambula per il campo senza fare nulla.#Quasimodo
Calhanoglu: sempre perso, sbaglia cose che per lui dovrebbero essere normali, sembra stare in un universo parallelo.#TomTom
Mertens: a vederlo così sembrano lontani i tempi in cui faceva sfracelli da falso nuove.#ScarsoNueve