Abbiamo sofferto, troppe cose belle, troppe cose serie. Ora tocca a noi, ora tocca a loro. Benvenuti a Sparta Praga – Milan dei Supereroi
Le formazioni
È un Milan per cuori forti, ci sono possibili falle ovunque,non c’è una zona dove si possa stare sereni, ma a noi piace così.
Tatarusanu, Duarte, Kalulu e Conti tutti insieme equivalgono a partire volutamente sotto di un gol, ma noi non abbiamo paura. Là davanti spazio a Colombo e Maldini giusto per non aver nemmeno potenza offensiva.
Il vero dubbio comunque non sarà il risultato, ma la pettinatura scelta da Duarte a questo giro.
Gli avversari non abbiamo la minima idea di chi siano. Peccato solo che con Tatarusanu/Legrottaglie in porta, Kozak sia indisponibile.
La cronaca.
Le risate sembravano assicurate, tanto che il Milan aveva provveduto a mettere la patch di “Mai Dire Goal” sulla maglia, main sponsor scontato.
Invece a dispetto dei miscredenti, i ragazzi di Pioli giocano a memoria e non sembrano patire il turnover totale.
Dopo qualche tentativo di Maldini in versione gondoliere di Venezia, è Hauge a salire in cattedra segnando a modo suo. Dribbling secco e piazzato a giro. Ormai è il suo marchio di fabbrica.
A onor del vero gli avversari sono abbastanza scarsi, tantoché Castillejo ne dribbla 3 alla volta senza nemmeno fare finte.
Il primo tempo viaggia sui binari della tranquillità vedendo avanti i rossoneri 1 a 0.
Nel secondo tempo il Milan sembra una squadra con età media di 35 anni data la maturità della gestione. Buon possesso che solo l’imprecisione del Kevin De Bruyne di Bosnia Krunic, fa vacillare.
I cechi provano ad approfittarne ma sbattono per 2 volte contro un super TataRumma che non concede nulla, nonostante Dalot faccia di tutto per fargli subire gol.
Nel quarto d’ora finale anche Leao si aggiunge alla festa ma da boomer vero e proprio, non capisce che anche gli scarsi stasera giocano bene, quindi entra in modalità “non ne azzecco una” finendo per far una pessima figura.
Primato anche nel girone vista la sconfitta del Lille uscito viola da Glasgo
TOP & FLOP
Top:
Tonali: la somiglianza con Cetto la Qualunque si fa sempre più viva, sempre più in rampa di lancio e in spolvero.#CazzuCazzu
Castillejo: impomatato come Fonzie, brilla sul campo e scivola tra gli avversari.#HappyDays
Hauge: ormai lo chiameremo Attila Flagello di Dio, una sentenza.#Viuleeeenza
Flop:
Sparta Praga: vinto il torneo del dopo lavoro si presentano in Europa League ancora con le divise da lavoro. #MenAtWork
Krunic: entra con la testa di un gran giocatore…di basket però! #Pippen
Maldini: sarà il nome che pesa, sarà la pressione ma entra in campo con la stessa faccia di Sid dell’era glaciale.#Bradipo