Dopo la vittoria entusiasmante di giovedì contro la Roma, serve confermarsi a Venezia, partita sulla carta semplice, ma non scontata. Le formazioni
Dopo la vittoria entusiasmante di giovedì contro la Roma, serve confermarsi a Venezia, partita sulla carta semplice, ma non scontata.
Le formazioni
I reparti del Milan sembrano Sandra e Raimondo Vianello : litigano per la coperta. A tratti abbiamo abbondanza in difesa e carenza avanti, oggi è il contrario. La coperta comunque è sempre corta.
Le scelte in difesa possono sembrare coraggiose, in realtà son solamente obbligate. A centrocampo torna Bakayoko, davanti Leao e Ibra si riprendono il posto da titolari.
La cronaca
Nemmeno il tempo di piazzare una scommessa sul primo marcatore della gara che Ibra si trova ad appoggiare in porta un pallone d’oro di Leao, che già in avvio sembrava Gulliver nella terra dei lillipuziani.
Questo vantaggio immediato consiglia al Milan di farsi un pisolino, lasciando un po’ l’iniziativa al Venezia, che non fosse per Gabbia e la sua capacità di difendere pari a quella di un centravanti puro, sarebbe praticamente innocuo.
Il Milan comunque controlla e Pioli dalla Torre di Controllo non vede nemmeno lontanamente il bisogno di chiamare il “mayday”.
1 a 0 dunque a fine primo tempo con i rossoneri in controllo, ma con la necessità di chiudere i giochi per evitare strani ribaltamenti.
Detto, fatto! Tempo 2 minuti e Theo Hernandez indossa i panni di Ralph Spaccatutto e può così fare letteralmente ciò che gli pare, trovando il 2 a 0 che cercava con una gran botta!
La partita ora si mette bene, ma il Venezia preferisce dimostrarsi padrone di casa galante, regalando agli ospiti anche il terzo gol. Errore il fase di disimpegno, Ibra recupera, Svoboda prima para il tiro con la coscia, poi preso dall’entusiasmo, decide di usare anche le mani sul secondo tentativo di Theo, dimenticando di non essere un portiere. Risultato, rigore per il Milan e rosso per l’Ed Warner del Venezia.
Il pubblico invoca il riscatto di Zlatan dal dischetto, lui però, in stile “prof non me la sento di essere interrogato” finge un mal di testa improvviso e lascia a Capitan Hernandez il rigore che finisce in rete per il 3 a 0 finale.
Nei minuti successivi solo turnover, gestione delle forze e dei cartellini per concludere una gara ampiamente dominata.
Da segnalare il giovane Nava che oggi è tornato a casa in Gondola. Grande umiltà.
I TOP E FLOP
TOP
Theo Hernandez : dopo i recenti studi sembra che gli agricoltori di tutto il mondo vogliano rinunciare ai trattori a favore del nostro capitano. #Aratro
Bakayoko : gli mancano solo le tracce di inchiostro, poi sarebbe davvero a tutti gli effetti un polipo. Sembra avere 6 o 7 gambe che arpionano i palloni dai piedi degli avversari. #LaPiovra
Florenzi : sembra tornato indietro di 5 o 6 anni, quando era considerato uno dei migliori calciatori italiani. Sembra un Marty McFly al contrario #RitornoAlPassato
FLOP
Svoboda : sbagliare tutto era difficile, lui ci riesce. Nel dubbio, vedendo gli scarsi risultati da centrale, si improvvisa portiere, ma anche qua, gli dice male #CuoreRossonero
Gabbia : è lo Stanley Ipkiss del Milan. Si mette la maschera e improvvisamente si trasforma in un mix tra Roque Junior e Laursen. Una sciagura #TheMask
Johnsen : lo apprezzavamo di più quando di occupava di vaccini o di shampoo per bambini. Entra mezz’ora e vola in ogni dove per mezzo delle spallate di Theo. Per fortuna del Venezia è monodose. #Johnson&Johnson
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